di Mario Seminerio
Oggi Silvio Berlusconi ha confermato che il PdL avrebbe “molto piacere ad introdurre il famoso quoziente familiare che esiste già, per esempio, in Francia. Un single che guadagna 100 non deve pagare le stesse tasse di un padre di famiglia che magari deve mantenere una moglie e 4 figli”. Berlusconi ha aggiunto che l’obiettivo in Italia “è far lavorare più donne, allineandosi ai livelli europei”. Come abbiamo già spiegato in passato, la tassazione per parti (di cui il quoziente familiare è una tipologia) tende a disincentivare l’offerta di lavoro del secondo coniuge. In questo senso, sostenere la tassazione a quoziente familiare e puntare ad aumentare il tasso di partecipazione femminile alla forza lavoro, anche per adeguarsi agli obiettivi stabiliti dall’Agenda di Lisbona (60 per cento, contro un valore italiano che si situa oggi intorno al 40 per cento) appare contraddittorio.