di Mauro Gilli
L’approccio dominante nelle relazioni internazionali è il neorealismo (che verrà affrontato in maniera più dettagliata prossimamente). La più grande scuola alla quale esso appartiene, quella del realismo politico, è anche la più antica in relazioni internazionali. Le sue origini possono essere trovate infatti negli scritti di Kauthila (India, IV secolo AC), Tucidide (Grecia, V secolo AC), e Sun Tzu (Cina, VI secolo AC). Contributi al realismo sono venuti inoltre da Machiavelli, Guicciardini, Hobbes, Hume e Von Ranke, fino ad approdare ai contemporanei, i cosiddetti “realisti classici” (Nicholas Spykmann, Edward Hallett Carr, Hans Morgenthau e George Kennan) e i “neorealisti” (Kenneth Waltz, Robert Gilpin, Stephen Walt, Jack Snyder e John Mearsheimer).
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