Usa: gli effetti collaterali globali del protezionismo per via fiscale

di Mario Seminerio – Il Fatto Quotidiano

In attesa dell’insediamento alla Casa Bianca di Donald Trump, e di capire se la sua retorica protezionista verrà tradotta in realtà, è utile analizzare il progetto di riforma dell’imposizione sulle imprese, elaborato dai Repubblicani della Camera dei Rappresentanti, guidati da Paul Ryan, che di fatto tenta di raggiungere gli stessi effetti dei dazi minacciati da Trump, ma con apparentemente minori effetti collaterali.

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Calano i volumi? Poste aumenta le tariffe

di Mario Seminerio – Il Fatto Quotidiano

Dal prossimo 10 gennaio l’invio di una raccomandata per l’Italia, fino a 20 grammi di peso, aumenterà da 4,50 a 5 euro. Aumenteranno anche le tariffe per atti giudiziari, di cui Poste manterrà l’esclusiva sino al prossimo 10 giugno: per invii fino a 20 grammi si passerà da 6,60 a 6,80 euro. Pare dunque esservi una singolare inflazione, nei servizi postali italiani, anche se fortunatamente l’equivalente online dei servizi di recapito di corrispondenza costa meno rispetto a quello tradizionale. Circostanza per nulla scontata in un paese come il nostro, dove la tecnologia porta con sé strani sovrapprezzi.

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Obama alla guerra di Russia: Alcune perplessità

di Andrea Gilli e Mauro Gilli – Strade

Due giorni fa l’amministrazione Obama ha deciso di espellere 35 diplomatici russi dagli Stati Uniti. La sanzione arriva come risposta all’interferenza russa nelle elezioni americane. Onestamente, siamo un po’ perplessi da quanto sta succedendo. Pur non avendo condotto ricerca nel campo dell’intelligence, i recenti sviluppi sollevano, secondo noi, una serie di interrogativi interessanti.

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Libera circolazione delle persone, la lezione svizzera per la Brexit

di Mario Seminerio – Il Fatto Quotidiano

Nel febbraio 2014, a seguito di una votazione popolare decisa da 20 mila voti di differenza, la Svizzera ha inserito nella propria Costituzione la determinazione di tetti massimi per i permessi di dimora e contingenti annuali per tutti gli stranieri, calcolati in funzione dei bisogni dell’economia, inclusi i lavoratori provenienti dalla Ue. Si è inoltre stabilito che sul mercato del lavoro la preferenza dovesse essere data agli svizzeri. Ciò implicava la rinegoziazione dei trattati internazionali contrari a queste regole, l’accordo di libera circolazione delle persone con la Ue. L’esito referendario assegnava tre anni di tempo al parlamento elvetico per disciplinare il nuovo precetto costituzionale.

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Stile Fillon, meno statali e più voti

di Mario Seminerio – Il Fatto Quotidiano

Il candidato di centrodestra alla presidenza della Repubblica francese, François Fillon, presenta una piattaforma elettorale che tenta di ristabilire lo storico direttorio franco-tedesco, al quale il resto dell’Unione dovrebbe uniformarsi, e destinato a sbarazzarsi della Commissione europea. Per raggiungere questo obiettivo, che passa per l’uniformazione della tassazione societaria, Iva e sui capitali entro un triennio, Fillon è consapevole di dover convergere sui fondamentali economici tedeschi.

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Lo studente che vendeva merendine e la scuola dei mediocri

di Andrea e Mauro Gilli – @Strade Nel settembre 2015 Ahmed Mohammed, un liceale di Dallas, portò a scuola l’orologio che aveva costruito artigianalmente a casa. Docenti e compagni si allarmarono, confondendo il congegno con una bomba e così il giovane Ahmed venne addirittura ammanettato. Dal presidente Barack Obama al fondatore di Facebook Mark Zuckerberg, lo studente ricevette immediato supporto … Leggi tutto

Altro che lotta all’establishment, ecco la prima mossa di Trump: aiuti ai ricchi

di Mario Seminerio – Il Fatto Quotidiano

Dopo la reazione di forte avversione al rischio conseguente alle prime ore di smarrimento per l’esito elettorale, i mercati finanziari statunitensi hanno premiato Donald Trump con un rally che a molti osservatori inizia ad apparire eccessivo, con benefici per banche, farmaceutica e biotecnologia e più in generale per i titoli manifatturieri orientati al mercato domestico. Il forte rialzo dei rendimenti sin qui osservato appare conseguenza di attese inflazionistiche, che si producono sia per effetto del forte impulso fiscale promesso da Trump su un’economia già al pieno impiego, sia perché l’orientamento protezionistico del presidente eletto minaccia una ripresa dell’inflazione per effetto dell’imposizione di tariffe doganali.

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