di Mario Seminerio – Il Fatto Quotidiano
Il Portogallo ha chiuso il 2016 con un rapporto deficit-Pil del 2,1%, il minore dalla caduta della dittatura, nel 1974. L’eclatante risultato pare dare ragione al governo monocolore socialista di Antonio Costa, che gode dell’appoggio esterno di comunisti, verdi e del Blocco di Sinistra, una composita maggioranza ribattezzata il “marchingegno” e che fa della lotta all’austerità il proprio obiettivo.