DISCUSSION PAPER: “Partite Correnti e Disavanzo della Bilancia Commerciale. Aspetti Teorici e Soluzioni Pratiche per l’Economia USA”

di Pierangelo De Pace

Qualche giorno fa discutevo degli squilibri della bilancia commerciale statunitense in Partite correnti e bilancia commerciale. Possibili soluzioni per il deficit statunitense. Nel breve articolo in questione cercavo di mettere in evidenza quali siano le cause principali del deficit commerciale americano ed i motivi per i quali ci sia da preoccuparsi nel medio-lungo periodo, se le necessarie contromisure non siano prontamente adottate dal governo USA fin da ora.

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Rendite finanziarie? Sono anche i risparmi di impiegati ed operai

di Benedetto Della Vedova* e Piercamillo Falasca

L’indagine biennale di Bankitalia sui bilanci delle famiglie italiane per il 2004 (ultima disponibile) evidenzia come ben il 36.7% delle attività finanziarie complessivamente detenute dalle famiglie sia nelle mani di famiglie con capofamiglia un lavoratore dipendente. Queste famiglie rappresentano sì il 46,4% del totale, ma posseggono, ad esempio, ben il 38,2% dei titoli di stato ed il 34% di azioni, fondi comuni e altri titoli.

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L’Iran e la Finanziaria

di Andrea Gilli

La scorsa settimana sono occorsi due importanti avvenimenti per il nostro Paese. Il primo ha riguardato (prevalentemente) solo l’Italia, ed è consistito nella pubblicazione della Legge Finanziaria 2007. Il secondo riguarda invece la politica mondiale, e ha a che fare con la minaccia di sanzioni contro l’Iran pronunciata dalla comunità internazionale nel caso in cui Tehran continui con il suo programma nucleare.

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La curva di Phelps

di Andrea Asoni

Il Premio Nobel per l’Economia per il 2006 è stato attribuito a Edmund Phelps. Come si può leggere dalle motivazioni dell’Accademia Reale delle Scienze di Svezia, i contributi del ricercatore americano allo sviluppo della scienza economica sono stati diversi e hanno abbracciato diverse problematiche. Dalle riflessioni sulla relazione tra inflazione e disoccupazione, ai lavori sul salario di equilibrio fino allo studio del processo di accumulazione di capitale.

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Parlare a Pyongyang, perchè Teheran capisca

di Mauro Gilli

Il test nucleare in Corea del Nord di lunedì scorso rappresenta esattamente l’epilogo che Pentagono e Dipartimento di Stato hanno cercato disperatamente di evitare nel corso degli ultimi anni. A questo punto, malgrado le speculazioni, sembra non esserci più alcun dubbio sulla (limitata) capacità nucleare del regime di Pyongyang – che negli ultimi anni ha anticipato a parole più volte questo traguardo.

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Disuguaglianze di reddito: la tesi di Paul Krugman

di Mario Seminerio 

In un precedente articolo abbiamo tentato di interpretare il fenomeno della crescente disuguaglianza nella distribuzione del reddito come frutto di macrotendenze quali innovazione tecnologica e mutamenti della struttura sociale (immigrazione, diffusione delle famiglie mono-nucleari e mono-parentali). Esiste anche un’ulteriore chiave di lettura, che in realtà dovrebbe più correttamente essere vista come sottoprodotto dell’innovazione tecnologica: il cosiddetto “skill premium”, cioè il maggior ritorno sull’investimento in istruzione e formazione.

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La tortura: il dilemma dei prigionieri e degli Stati Uniti

di Mauro Gilli

Alla fine del mese di settembre, il Congresso americano ha approvato una nuova normativa riguardante la detenzione di terroristi stranieri catturati. Essa ha sollevato molte polemiche in quanto, tra le altre cose, accetta implicitamente le misure di coercizione fisica e psicologica (tortura) praticate in prigioni situate all’esterno del territorio statunitense.

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“Mi dà un chilo di deficit?” – Mercati, non Patti di Stabilità

di Antonio Mele

Il diretto discendente del Trattato di Maastricht é il Patto di Stabilità e Crescita (che indicheró col suo acronimo inglese SGP), l’accordo tramite il quale i Paesi aderenti all’UME hanno stabilito criteri di bilancio rigorosi per mantenere i conti pubblici in buono stato. É importante riassumere brevemente quale é la motivazione alla base dei limiti per deficit e debito pubblico.

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