di Andrea Gilli
Ho qualche dubbio su come si sta contenendo l’Iran. Non ho molto tempo per pensare e proporre soluzioni alternative, ma la politica attuale delle sanzioni mi sembra nascondere qualche rischio.
di Andrea Gilli
Ho qualche dubbio su come si sta contenendo l’Iran. Non ho molto tempo per pensare e proporre soluzioni alternative, ma la politica attuale delle sanzioni mi sembra nascondere qualche rischio.
di Mauro Gilli
In un editoriale per Il Fatto, Barbara Spinelli ha criticato il Primo Ministro Mario Monti per il suo scarso europeismo. La critica di Spinelli parte da un’intervista che Monti ha rilasciato al quotidiano tedesco Die Welt, nel quale si afferma che «non avremo mai gli Stati Uniti d’Europa, non fosse altro perché non ne abbiamo bisogno».
di Mario Seminerio – Libertiamo
Il declassamento che l’agenzia di rating Standard&Poor’s ha inflitto a metà dell’Eurozona non è un fulmine a ciel sereno, contrariamente a quanto affermano i sostenitori della teoria del complotto. E neppure è un giudizio divino. Peraltro, esiste pure la possibilità che i mercati se ne disinteressino, visto che le agenzie di rating ormai da tempo appaiono “dietro la curva”, cioè giungono a certificare quello che i mercati e gli investitori già sanno da tempo. Ma è comunque utile analizzare le motivazioni della decisione, per comprendere quale è il messaggio che S&P vuol far passare.
di Mario Seminerio – Il Tempo
La decisione dell’agenzia di rating Standard& Poor’s, che venerdì ha tagliato il rating di nove paesi dell’Eurozona, mantenendoli peraltro con outlook negativo, è stata accolta con reazioni che oscillano tra l’irritato e lo sprezzante, in un frastuono in cui il tradizionale cospirazionismo contro “gli americani che vogliono distruggere l’euro” si è mescolato a recriminazioni sul mancato effetto salvifico che ci si attendeva da nuovi governi, soprattutto da quelli tecnocratici. Le cose stanno in termini al contempo più semplici e più complessi.
di Andrea Gilli Nell‘intervista di ieri su Radio Radicale, ho menzionato una contraddizione del nostro attuale modello di difesa: per combattere i pirati in Somalia usiamo navi da oltre 500 milioni di euro. Navi che sono attrezzare per resistere all’attacco congiunto di missili e per combattere sottomarini nemici. Se va bene, il valore delle barche usate dai pirati è nell’ordine … Leggi tutto
di Redazione Andrea Gilli è stato intervistato ieri su Radio Radicale a proposito della riforma del nostro sistema di difesa. Nell’intervista vengono sottolineati tre dati: – il principale problema del nostro sistema di difesa è lo sbilanciamento della spesa verso la componente personale; – i singoli programmi pesano relativamente poco sul bilancio totale della Difesa; – anzichè discutere di singoli … Leggi tutto
di Andrea Gilli – @aa_gilli
Per assenza di tempo non posso tornare sulle implicazioni della nuova strategia americana svelata da Obama la scorsa settimana. Liz Quintana e Lisa Aronsson del RUSI discutono però elementi che non ho trovato da altre parti e che quindi meritano attenzione.
di Mario Seminerio – Libertiamo
Prosegue il giro di consultazioni europee del premier Mario Monti, in attesa dell’Eurogruppo del 23 gennaio, ennesima tappa del processo che dovrebbe condurre alla realizzazione dell’accordo intergovernativo per realizzare quella “unione fiscale” fortemente voluta dai tedeschi ma che unione non è, essendo al momento sprovvista di qualsivoglia elemento di mutualità. Anche attraverso l’azione di Monti, e la sua capacità di intessere alleanze, saranno possibili cambiamenti che portino ad una definizione meno semanticamente orwelliana del concetto di unione, con o senza la maiuscola.