di Andrea Asoni, Antonio Mele e Mario Seminerio
Poche ore fa è uscito su Epistemes.org un articolo che presenta una articolata critica alle recenti mosse del governo Prodi volte a calmierare il prezzo della benzina in Italia. Parte della critica riportava come fosse il peso eccessivo delle tasse a gravare sul prezzo della benzina in Italia, piuttosto che il prezzo industriale del carburante ed eventuali comportamenti oligopolistici (secondo calcoli effettuati qualche mese prima da noi).
Leggiamo ora che il ministero delle Finanze, per bocca del sottosegretario Alfiero Grandi, ribadisce che il “permanere di prezzi alti, come ormai noto [enfasi nostra], può essere attribuito, nella sostanza, principalmente all’esistenza in Italia, di un forte oligopolio petrolifero”. Si aggiunge inoltre che il Bel Paese non è il paese a tassazione più alta.
Poiché non ci piace ragionare per “fatti noti”, ma solo in base a dati certi, abbiamo rifatto i conti usando gli ultimi dati disponibili (Oil Bulletin, 2 luglio 2007).
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