Roma come Alitalia: meglio privatizzare
Focus di Piercamillo Falasca per l’Istituto Bruno Leoni
Focus di Piercamillo Falasca per l’Istituto Bruno Leoni
di Carmelo Palma e Piercamillo Falasca
Contro l’insicurezza restituire efficienza all’apparato repressivo e giudiziario. Senza militari e senza emergenze.
Dal punto di vista politico, non c’è niente di più insicuro e pericoloso che affrontare le questioni della sicurezza. C’è, da una parte, il rischio di apparire negligenti verso paure diffuse, che condizionano in modo ineludibile il rapporto fra l’opinione pubblica e le istituzioni dello Stato. Ma c’è anche il rischio di dare per scontate, per rispetto o timore dell’opinione pubblica, una serie di dati e di relazioni che scontate non sono affatto e di cui occorrerebbe verificare sempre il fondamento reale. Continua a leggere “Sicurezza: la paura fa 90. Ma i numeri importanti sono altri”
di Carmelo Palma e Piercamillo Falasca
Le politiche pro-family sono necessarie ma siamo sicuri che l’introduzione di un sistema di tassazione così poco neutrale come il quoziente familiare sia una buona idea?
La riduzione della pressione fiscale media sulle famiglie, che i promotori del quoziente familiare – Berlusconi in primis – indicano come obiettivo, si può ottenere anche grazie al taglio delle aliquote e all’attenuazione della progressività, senza produrre le distorsioni del quoziente. Oppure, legando il beneficio fiscale delle famiglie all’incremento del tasso di attività e di occupazione femminile e quindi del reddito familiare, con una differenziazione di genere dell’imposizione, come hanno proposto Andrea Ichino e Alberto Alesina.
Continua a leggere “Sì alle politiche pro-family, no al quoziente familiare”
di Piercamillo Falasca
Con il rischio che la questione “monnezzarella” pregiudicasse le ambizioni di Milano ad ospitare l’Expo 2015 e potesse rappresentare, per la Cina ed altri paesi, un facile argomento protezionista ai danni della nostra produzione alimentare, abbiamo giustamente levato gli scudi (con tanto di sostegno papale) in difesa di un autentico capolavoro italiano. Ma abbiamo forse perso di vista un dato: che la contaminazione da diossina del latte di certe bufale non era certo una bufala. E’ accaduto davvero. Chi scrive è nato e cresciuto in provincia di Salerno (una delle aree più “mozzarellare” della Campania) e se ne guarderebbe bene dal generalizzare. Ma in 83 allevamenti la monnezza ha contaminato la mozzarella. Son pochissimi, ma sono tanti. Non c’è rassicurazione ministeriale che tenga: in un Paese in cui la mucca pazza inglese e l’aviaria asiatica determinarono vere psicosi collettive, come non comprendere la diffidenza con la quale i consumatori stranieri (e non solo) guarderanno alla mozzarella campana? Al di là delle reali conseguenze, la vicenda in sé rappresenta la cifra del livello di degrado sociale, culturale, economico e istituzionale cui è giunta la Campania.
Con l’aggravante che non tutti, nel mondo, distinguono tra nord e sud della penisola. Le responsabilità di una parte del Paese si riversano drammaticamente su tutto il resto.
di Piercamillo Falasca – © Libero Mercato
Nel novembre scorso John McCain, già candidato alle primarie repubblicane ma non ancora investito della nomination, girava per le contee dell’Iowa parlando di free trade e scagliandosi contro la “rising tide of protectionism”, l’alta marea del protezionismo che pare sommergere l’America. L’Iowa non è il luogo più ospitale per affrontare simili argomenti. Nel cuore dell’America, le barriere, i dazi, i limiti alle importazioni, i sussidi alla produzione nazionale sono argomenti molto popolari e la paura della concorrenza cinese, messicana o indiana non è meno diffusa che nella vecchia Europa.
di Piercamillo Falasca
Ridurre la pressione fiscale è, oggi, una priorità per l’Italia. Chi scrive ha curato il capitolo sul fisco del Manuale per le riforme dell’Istituto Bruno Leoni. La proposta è di introdurre un sistema di tre aliquote sul reddito personale (a una no tax area teorica media di 8 mila euro, seguirebbero scaglioni del 20 per cento fino a 20 mila euro, del 25 per cento da 20 a 70 mila euro, e del 33 per cento oltre tale soglia). In questa maniera, ogni categoria di contribuenti si troverebbe a pagare meno, e il sistema fiscale nel suo complesso subirebbe un appiattimento.
di Benedetto Della Vedova (con Piercamillo Falasca e Mario Seminerio) – Articolo apparso, in versione ridotta, su Il Giornale
“La Repubblica incoraggia e tutela il risparmio in tutte le sue forme” (articolo 47 della tanto lodata Costituzione italiana);
“Il risparmio non è un flusso finanziario che va al consumo, anzi è la rinuncia ad un consumo presente per ottenerne uno futuro. Il profitto sul risparmio (gli interessi) è il prezzo di questa rinuncia. Tassare gli interessi vorrebbe dire creare una discriminazione tra consumi presenti e futuri, vorrebbe dire bloccare il movimento fisiologico dell’attività economica, produttiva e di investimento.” (Luigi Einaudi)
Ecco dieci buone ragioni per opporsi alla minacciata “armonizzazione delle rendite finanziarie” che, per come si presenta, risponde al furore ideologico più che alla razionalità economica.
Continua a leggere “Dieci buone ragioni per non tassare le “rendite””
di Piercamillo Falasca
Tra le parole scelte dal sito del Corriere della Sera per simboleggiare il 2007 c’è il termine “mutui”. Da un certo punto di vista, la redazione on-line del più diffuso quotidiano italiano non sbaglia: tra la crisi d’oltreoceano sui subprime e l’acceso dibattito scatenatosi nel nostro paese a causa dell’aumento dei tassi di interesse, negli ultimi dodici mesi la parola mutui ha avuto un indubbio successo mediatico.
Ma il Corsera, al pari di tutti gli altri mezzi d’informazione, ha probabilmente contribuito a creare un clima di allarmismo ingiustificato, che la classe politica ha subito e – di fatto – alimentato (come accade con dichiarazioni come quella rilasciata dal viceministro Vincenzo Visco qualche settimana fa: “Siamo pronti a stigmatizzare, anzi a fare qualcosa sui mutui. Certo, bisogna vedere cosa si può fare in concreto”). Continua a leggere “Una verità scomoda sui mutui per la casa”
di Piercamillo Falasca, da L’Occidentale (*titolo della redazione de L’Occidentale)
Una settimana e mezzo fa una notizia apparentemente “buona”: con un emendamento alla Finanziaria, per l’anno 2008 è stato alzato da 100 a 380 milioni di euro il “tetto” previsto per i fondi del cinque per mille, quella quota dell’Irpef che i contribuenti possono destinare al sostegno di soggetti – enti, associazioni, fondazioni – che svolgono attività socialmente rilevanti, dalla ricerca al volontariato. La notizia sembra positiva (e in un’ottica di breve periodo lo è) ma è di quelle che lasciano l’amaro in bocca. Per capire perché, facciamo un passo indietro. Continua a leggere “La truffa del Governo sul 5 per mille*”
di Andrea Asoni e Piercamillo Falasca
Questo focus è liberamente scaricabile qui: epistemes_freddocaldo.pdf
Qualche giorno fa è iniziata a Bali la tredicesima conferenza mondiale delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici. Quasi diecimila delegati in rappresentanza di 190 governi si confronteranno fino al 14 dicembre per tracciare il percorso che porti ad un accordo che sostituisca – a partire dal 2012 – il Protocollo di Kyoto sulla riduzione delle emissioni inquinanti.
Il 2 dicembre, intervenendo sul Washington Post, il segretario dell’ONU, Ban Ki-Moon, ha scritto: “We have read the science. Global warming is real, and we are a prime cause. We have heard the warnings. Unless we act, now, we face serious consequences.”
Continua a leggere “Osservatorio sui miti del riscaldamento globale/2: La teoria del freddo caldo”