Alitalia: asta pubblica per la vendita degli asset

“Il fatto che Alitalia sia sull’orlo del fallimento e che AirOne affronti anch’essa una fase critica non dovrebbe indurre ad una cessione troppo ‘benevola’ degli asset alla newco.”
È quanto affermano Andrea Giuricin e Piercamillo Falasca in un nuovo Focus dell’Istituto Bruno Leoni dal titolo “Alitalia: correggere l’incorreggibile” (PDF).

“Gli asset da trasferire – continuano Falasca e Giuricin – hanno ancora un valore ed è auspicabile che vi siano delle condizioni di assoluta trasparenza e contendibilità nella loro vendita. Non vorremmo che si preferisse predeterminare l’acquirente a discapito del valore della vendita, perché ad essere danneggiati sarebbero i contribuenti, gli azionisti minori e i creditori. Meglio sarebbe procedere ad un’asta pubblica sul prezzo, con regole chiare e tempi ragionevoli, cui possono partecipare tutte le compagnie potenzialmente interessate ad acquisire gli asset messi in vendita.”

Un’ultima considerazione degli autori riguarda la bad company: “Alitalia è già una bad company. Con la vendita degli asset alla newco, essa rischia di divenire una ‘very bad company’. Quanto proponiamo vuol tentare di correggere ciò che non può proprio essere corretto. L’unica certezza è che lo Stato, ergo i contribuenti, continuerà nei prossimi anni a dover pagare per la ‘very bad company’”.

Il Focus “Alitalia: correggere l’incorreggibile” è liberamente scaricabile qui (PDF).


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