di Alberto Clô
A 20 anni esatti dall’azzeramento di ogni produzione nucleare nel nostro Paese; a 27 anni dall’ultima centrale realizzata (da Enel a Corso, vicino a Piacenza); a circa 40 anni dalla relativa procedura di licensing, è possibile rientrarvi e a quali condizioni?E’ possibile, in altri termini, dopo aver distrutto tutto il sapere di cui disponevamo – scientifico, progettuale, manifatturiero, gestionale – realizzare in tempi brevi nuove centrali nucleari, come Enel va dichiarando, dicendosi pronta a realizzare “5 centrali da 1.800 MWe in 8 anni” (3 per l’autorizzazione, 5 per la costruzione). Roba, che se vera, farebbe schiattare di rabbia i francesi? Ancora: è possibile, per tale via, contrastare il caro-petrolio e ridurre l’enorme svantaggio competitivo nei costi/prezzi elettrici verso l’Europa?