Lo stato di necessità di Obama

di Mario Seminerio

In un recente editoriale sul Washington Post, scritto con Dan Blumenthal, Robert Kagan assume una posizione critica verso l’atteggiamento di Barack Obama nei confronti delle potenze regionali (o aspiranti globali) della zona eurasiatica, Russia e Cina. In entrambi i casi, Kagan denuncia l’esistenza di una politica obamiana di accommodation (per non definirla più esplicitamente appeasement). Nei confronti della Russia, tale accomodamento si sarebbe realizzato nella accettazione della presenza di truppe di Mosca sul suolo georgiano e, soprattutto, nell’aver in qualche modo “tradito” le attese dei paesi dell’ex Patto di Varsavia, rinunciando al dispiegamento di postazioni fisse di missili intercettori.

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Dopo la crisi: per la sostenibilità fiscale serviranno comunque più tasse?

di Mario Seminerio

Mercoledì il governo irlandese ha presentato la manovra di bilancio per il 2010 del paese europeo finora più colpito dalla crisi finanziaria globale. E’ utile analizzare da vicino gli interventi previsti dal governo di Dublino perché il prossimo anno si presenta come particolarmente impegnativo per i governi, che dovranno tentare di recuperare un sentiero di disciplina fiscale in un contesto di crescita economica che, pur se in ripresa, non appare particolarmente vigorosa, e renderà quindi tutto più difficile.

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Afghanistan: qualcosa non torna (RQ-170 Sentinel)

di Andrea Gilli

Negli ultimi giorni è successo qualcosa di strano in Afghanistan. Un sito di informazione francese ha pubblicato la foto di un velivolo mai visto prima e di cui nessuno sapeva nulla. Di fronte all’evidenza, l’USAF ha confermato l’esistenza del programma segreto: si tratta del RQ-170 Sentinel. Uno UAV prodotto da Lockheed Martin. Quale sarebbe il problema?

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Il mensile – Novembre 2009

Economia Il dilemma del dollaro Giappone, quando la crescita preoccupa La crisi è finita (solo per le banche d’affari) Banche, lezione europea per l’America Relazioni Internazionali La FAO i vertici mondiali e alcune riflessioni Nato per l’economia La fine della Guerra e la fine di ciò che è seguito Il Muro di Berlino, la fine della Guerra Fredda, e la … Leggi tutto

Il dilemma del dollaro

di Mario Seminerio

Come è possibile che il dollaro, espressione di una delle economie più produttive del mondo, dal 1960 abbia perso circa due terzi del proprio valore contro yen, franco svizzero e marco tedesco/euro? Alla domanda tenta di rispondere l’economista Paul De Grauwe, dell’Università di Lovanio. Dagli anni Novanta, osserva De Grauwe, l’economia statunitense ha goduto dei maggiori tassi di crescita della produttività rispetto alla maggior parte dei paesi europei e del Giappone, con un tasso d’inflazione approssimativamente simile a quella di questi paesi. Logica vorrebbe, quindi, che ci si dovrebbe attendere una rivalutazione ininterrrotta del dollaro, che si è invece verificata solo durante gli anni della presidenza Clinton, per dare una collocazione temporale facilmente identificabile.

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La serietà che manca al Ministro della Difesa

di Mauro Gilli Non c’è bisogno di commentare i seguenti estratti di giornale, uno da Tutto Sport e uno dalla sezione sportiva di Republica: In Italia tutto è normale“, risponde con un diplomatico sorriso a chi gli chiede conto anche delle frasi di Ignazio La Russa, che si iscrive alla schiera dei critici, intervenendo sulle sue scelte. Ed in particolare su … Leggi tutto

La FAO i vertici mondiali e alcune riflessioni

di Andrea Gilli

I media in questi giorni hanno dato molto spazio al vertice FAO che inizia oggi a Roma. Prima il Segretario Generale della FAO ha indetto lo sciopero della fame contro la fame. Poi è intervenuta la moglie di Ahmadinejad per incolpare il capitalismo dei milioni di morti che questa piaga sociale causa ogni anno. Infine è arrivato il Papa a ricordarci che le risorse sarebbero sufficienti, ma la gente continua a morire di fame. Cerchiamo di fare un po’ di chiarezza.

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