Tremonti-Juncker, si fa presto a dire Eurobond

di Mario Seminerio – Libertiamo

Il lussemburghese Jean-Claude Juncker e l’italiano Giulio Tremonti, con un editoriale sul Financial Times, hanno proposto di affrontare la forte turbolenza in corso sui mercati del debito sovrano dei paesi periferici di Eurolandia attraverso la creazione di un bond sovranazionale europeo. L’ipotesi non è inedita, essendone Tremonti da sempre grande sostenitore, ma è la prima volta che esce dalla dimensione del pour parler per assumere un discreto grado di strutturazione operativa. Cerchiamo quindi di analizzare tale proposta.

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WikiLeaks, trasparenza o terrorismo?

Domani, 3 dicembre 2010, su Punto Radio, dalle 14:00 alle 15:00 Andrea Gilli parteciperà alla trasmissione settimanale La Radiologia per parlare del caso WikiLeaks. Con lui, in tramissione, anche Fabio Cecaro, consigliere dell’Eurocloud ed amministratore della start-up VMengine. Per ascoltare la trasmissione basta sintonizzarsi su Punto Radio 91.1-91.6 Fm, oppure connettersi al sito web www.radiologialive.com. Qui la pagina facebook dell’evento.

Il mensile – Novembre 2010

Economia La lezione irlandese per il debito dell’Italia Squilibri macroeconomici globali e la politica internazionale Arricchitevi. Di carta. Parola di Bernanke Il rigore tedesco che minaccia l’Italia Relazioni Internazionali Le (non-)notizie di WikiLeaks Perché la Corea del Nord attacca il sud? Il summit NATO: sperando che i cerotti tengano… L’accordo Franco-Britannico sul nucleare – Stratfor ha torto

Le (non-)notizie di WikiLeaks

di Andrea Gilli e Mauro Gilli

Abbiamo letto i riassunti dei famosi cablogrammi diplomatici pubblicati da Wikileaks attraverso il NYT, il Guardian e Der Spiegel. Dopo tanto sforzo e tanta attesa, ci sembra che possiamo dormire tutti sonni tranquilli. Se c’è un dato, semmai, è che Epistemes aveva già annunciato tutto.

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Perché la Corea del Nord attacca il sud?

di Andrea Gilli

Sull’attacco d’artiglieria iniziato ieri dalla Corea del Nord contro la Corea del Sud è ancora presto per dare spiegazioni definitive. In questo breve post cerco di ragionare sull’accaduto. In primo luogo, bisogna considerare che il Paese è particolarmente arretrato, retto da una burocrazia sclerotica e inefficiente, e quindi non si può escludere che la lettura che i policy-makers nordcoreani danno della politica internazionale sia fondamentalmente deviata, sviata e viziata.

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La lezione irlandese per il debito dell’Italia

di Mario Seminerio – Il Fatto Quotidiano

Con la capitolazione dell’Irlanda, che riceverà aiuti da Unione europea, Fondo Monetario Internazionale e Regno Unito, si apre la seconda fase della crisi di euro-debito, dopo le misure adottate mesi addietro per isolare la Grecia dai mercati per un triennio, nell’attesa che il risanamento proceda. La radice della crisi irlandese è data dal peso delle perdite su crediti immobiliari sul bilancio del sistema bancario del paese. Non è servito a nulla avere creato una struttura (la NAMA) preposta a rilevare i crediti dalle banche a prezzo scontato e successivamente ricapitalizzare le banche, per salvarle dall’insolvenza indotta dalle minusvalenze causate dai crediti tossici.

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Il summit NATO: sperando che i cerotti tengano…

di Andrea Gilli

Il nuovo concetto strategico elaborato al Summit di Lisbona dalla NATO appare per quel che è: un tentativo mal riuscito di dare una missione ad una organizzazione che ormai non ha più ragione di essere. In altre parole, un tentativo di tenere unita con i cerotti un’organizzazione che non è più unita da alcunchè. E se qualcuno ha voluto trovare dei lati positivi nel nuovo documento rilasciato è perchè quel documento non lo ha letto, oppure non l’ha capito. Da questo punto di vista, il summit di Lisbona ricorda molto il vertice di Porto Alegre contro la globalizzazione di qualche anno fa.

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