di Mario Seminerio – Il Fatto Quotidiano
Suscita un amaro sorriso vedere il rilievo (in termini relativi, data l’attualità di queste squallide giornate italiane) col quale i giornali hanno accolto il bollettino mensile della Banca centrale europea, nel quale si constata che a dicembre e ad inizio gennaio si sono verificate tensioni sul debito sovrano di Belgio, Spagna e Italia. E’ surreale leggere titoli del tipo “la crisi non è finita”, forse perché il nostro paese è avvolto da una nuvola rosa di ottimismo mediatico che tende a esaltare le variazioni tendenziali di produzione industriale dimenticandosi di osservare che la base di partenza si è ristretta in modo superiore a quello di altri paesi, con i famosi cento trimestri di produzione industriale perduti dall’inizio della recessione, secondo le stime di alcuni ricercatori della Banca d’Italia.
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