L’Eurozona cerca la sua eutanasia

di Mario Seminerio – Il Fatto Quotidiano

Il cosiddetto “accordo” tra Grecia e creditori, col quale si è chiusa (almeno per il momento, e potrebbe essere un momento di poche ore) la dolorosa e spesso straniante vicenda del “salvataggio” di Atene, rappresenta l’occasione per alcune riflessioni. Quello che in prima battuta colpisce è che Tsipras ed il suo governo apparivano sinceri quando dichiaravano di non voler uscire dall’euro. Lo stesso ex ministro delle Finanze, Varoufakis, settimane addietro aveva dichiarato che le difficoltà organizzative di cambio della circolazione monetaria nazionale escludevano in radice questa opzione. Alla Grecia serviva comunque un terzo salvataggio, questa è sempre stata l’unica certezza.

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Inutile aspettare la rivoluzione fiscale del governo: rassegnatevi

di Mario Seminerio – Il Fatto Quotidiano

Il rapporto del governo Renzi con la politica fiscale continua ad essere molto problematico. La legge delega fiscale ha perso alcuni tra i suoi prezzi più pregiati, come la riforma del catasto e la nuova IRI (Imposta sul reddito imprenditoriale), mentre fuori dalla delega continua a non trovare risposte il tema delle tasse sui cosiddetti “imbullonati”, con maggiorazione di rendita catastale negli immobili industriali in cui si trovano impianti ancorati al suolo, vera e propria patrimoniale sui mezzi di produzione, e che lo stesso premier ha più volte definito “stupida”, oltre che “una cosa che non sta in cielo né in terra”, ma che continua a vedere rinviata una soluzione di decenza.

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Lo stato-nazione non è condannato all’inerzia – Il Foglio

di Andrea Gilli e Mauro Gilli A leggere i giornali italiani degli ultimi giorni, sembra che, per affrontare crisi e minacce attuali, i paesi del Vecchio continente non abbiano oramai altre opzioni se non maggiore integrazione europea. Sulla Stampa Roberto Toscano scrive infatti che “non si può far fronte con una risposta su base nazionale”. Analogamente, Eugenio Scalfari, su Repubblica, … Leggi tutto

Il Pil sale meno della propaganda

di Mario Seminerio – Il Fatto Quotidiano

La stima preliminare della variazione del Pil italiano nel primo trimestre di quest’anno (più 0,3%) è risultata migliore delle attese, poste ad un +0,2%. Quale migliore opportunità, quindi, per consentire ad esponenti di governo e maggioranza di esercitarsi nell’abituale disciplina olimpionica del lancio di agenzia, in cui si magnificano le epocali riforme dell’esecutivo quando vengono pubblicati dati macro vagamente positivi, salvo essere colti da afasia in caso contrario? Tornare alla crescita dopo cinque trimestri consecutivi di segni negativi o nulli, e farlo con la maggiore variazione dal primo trimestre 2011 (tutto è relativo) può in effetti dare le vertigini.

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Reddito di cittadinanza, si può fare?

di Mario Seminerio – Il Fatto Quotidiano

Promette troppi miracoli, coperture finanziarie non realistiche

Il disegno di legge del M5S sul reddito di cittadinanza rappresenta un tentativo di creare una rete di protezione sociale su base universalistica. In questo senso, non si può che elogiare l’aspirazione. Sfortunatamente, la proposta è minata dalle fondamenta da una serie di contraddizioni ed ingenuità che di essa faranno solo una utopia di bandiera.

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Per la tragedia greca il lieto fine non si vede

di Mario Seminerio – Il Fatto Quotidiano

Dopo la vittoria di Syriza alle elezioni greche e la formazione di un governo con un partito di destra populista anti-tedesco, i toni tra Atene e l’Unione europea sono progressivamente inaspriti sino a una apparente polarizzazione: lo schieramento guidato da Alexis Tsipras e che ha nel suo ministro delle Finanze, l’economista Yanis Varoufakis, l’esponente sinora più visibile e duro, accantonate le iniziali richieste di taglio del valore nominale del debito chiede ora una ristrutturazione del debito, che per circa l’80 per cento è verso l’Unione europea, legandone il servizio (cioè il pagamento degli interessi) alla crescita dell’economia, e un abbattimento dell’avanzo primario (entrate meno le spese, al netto del costo del debito) chiesto dai creditori alla Grecia per rimborsare quel debito.

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La fine della crisi o un’aspirina?

Il capolavoro dell’ambiguità evita attacchi speculativi

di Mario Seminerio – Il Fatto Quotidiano

Le misure adottate ieri dalla Bce, con l’annuncio di acquisti per 60 miliardi di euro mensili sino a settembre 2016, rappresentano ancora una volta un esempio della sapienza tecnocratica ma anche politica di Mario Draghi, come già più volte accaduto in passato. Le misure si inquadrano in una cornice con limiti quantitativi ben definiti ma al contempo flessibili.

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Siamo in guerra? No, ci sono tre lotte diverse

di Andrea Gilli

Gli attentati di Parigi della scorsa settimana hanno nuovamente aperto le gabbie: opinioni di ogni genere si sono lette su giornali e riviste riuscendo, talvolta, a superare il becerume che spesso affiora in rete. In questo post tenterò di svolgere qualche riflessione allargando l’orizzonte e la prospettiva storica. La mia opinione, sostenuta dalla logica prima che dagli studi accademici, è che non siamo in guerra. In particolare, gran parte del dibattito attuale confonde tre fenomeni diversi: la guerra “dei trent’anni” in cui è sprofondato il Medio Oriente, l’alienazione sociale che caratterizza alcune frange (estremamente minoritarie) delle popolazioni che vivono in Occidente e l’integrazione dei cittadini di fede islamica in Europa. Non mi occuperò invece dei personaggi folcloristici che vedono gli attentati della scorsa settimana come una reazione alle politiche occidentali.

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