Ticket al pronto soccorso: una misura condivisibile, ma…

di Pierangelo De Pace 

La Finanziaria per l’anno 2007 proposta dal governo di centrosinistra, come ormai risaputo, non incide profondamente dove avrebbe dovuto (sul versante della spesa corrente) e propone aggiustamenti fiscali in grado di far rientrare l’Italia nei parametri previsti dal Patto di Crescita e Stabilità dell’Unione Monetaria (nella fattispecie, il 3% del rapporto debito-PIL) nel giro di un solo anno facendo leva su tasse ed imposte più elevate che finiranno per colpire grandi fasce della popolazione, a meno che opportune modifiche ed emendamenti non siano proposti ed approvati entro il 31 dicembre. Tra le varie misure previste e passate quasi inosservate, una in particolare merita un commento adeguato: l’introduzione del ticket al pronto soccorso per le prestazioni non urgenti.

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Euro, opportunità per le riforme

di Mario Seminerio 

Un interessante paper di Bruegel, il think tank di Bruxelles presieduto da Mario Monti, che ha per finalità istituzionale quella di contribuire alla qualità del policymaking economico europeo, offre interessanti prescrizioni liberiste per il nostro paese e dimostra che la moneta unica, pur con gli evidenti limiti costituiti dalla subottimalità dell’area valutaria europea, può rappresentare un’opportunità di crescita e liberalizzazione.

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Stretto di Messina SpA: il Ponte no, ma resta la società pubblica

di Piercamillo Falasca

Nel decreto-legge di natura fiscale collegato alla Finanziaria, vi è una norma forse poco studiata dagli analisti, presente nel comma 1 dell’articolo 14.

Il contenuto principale e politicamente più rilevante dell’intero articolo è, in realtà, l’uscita di Fintecna SpA (in soldoni, l’IRI) dalla Stretto di Messina SpA ed il conseguente trasferimento delle risorse ad un apposito capitolo di spesa del Ministero delle infrastrutture dal nome “Interventi per la realizzazione di opere infrastrutturali e di tutela dell’ambiente e difesa del suolo in Sicilia e in Calabria”.

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Il declassamento del debito: implicazioni e politica economica

di Michele Bottone

Fitch e Standard & Poor’s, due delle tre principali aziende di rating del debito sovrano, hanno declassato il loro giudizio sull’Italia, portandolo la prima da AA ad AA-, e la seconda da AA- ad A+. Per la Standard & Poor’s è il secondo downgrade del debito italiano dopo quello del luglio 2004.

Uno sguardo d’insieme al debito sovrano

Un paese, proprio come gli individui e le imprese, ha vari modi di finanziare la sua attività quotidiana e i suoi investimenti: ricorrendo all’autofinanziamento attraverso risorse proprie, o facendo ricorso al mercato.

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Cosa significa un seggio al Consiglio di Sicurezza?

di Mauro Gilli

A metà luglio, un gruppo di studenti dell’Università Bocconi andò a visitare la sede del Palazzo di Vetro e la Missione Permanente d’Italia, che le è situata esattamente di fronte. Quest’ultima organizzò una mini-conferenza con lo scopo di spiegare agli studenti che cosa è l’ONU, come funziona e qual è il ruolo dell’Italia al suo interno. Al termine della conferenza, uno degli studenti chiese per quale motivo tanti Paesi si impegnassero tanto per ottenere uno dei seggi a rotazione all’interno Consiglio di Sicurezza, quando il potere è nelle mani dei membri permanenti, che detengono il diritto di veto.

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Tassazione del risparmio: i danni di lungo periodo

di Mario Seminerio

L’esempio che segue, realizzato dal professor Martin Feldstein, serve ad illustrare l’effetto nocivo dell’elevata tassazione sui redditi prodotti dal risparmio.

Ipotizzate che vi sia un cittadino, di nome Joe, che guadagna 1000 dollari di reddito aggiuntivo. Se la sua aliquota d’imposta è il 35 per cento, gli rimangono in tasca 650 dollari. Joe ne risparmia 100, per quando andrà in pensione, e spende gli altri 550.

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