di Mario Seminerio – © Libero Mercato
L’ampia e ramificata crisi finanziaria statunitense sta sollevando un ampio dibattito circa le cause del meltdown ed i correttivi da adottare. Le linee di intervento dovrebbero, auspicabilmente, tutelare depositanti e contribuenti e non gli azionisti delle imprese finanziarie coinvolte, consentendo al contempo il libero dispiegarsi degli effetti delle forze di mercato, tra i quali va certamente annoverata l’innovazione finanziaria. Per giungere alla definizione delle linee di intervento occorre preliminarmente individuare le cause della crisi, che sono molteplici: eccesso di leva finanziaria, eccesso di complessità degli strumenti finanziari utilizzati e loro strutturazione sulla base di una modellistica errata, insufficiente regolamentazione degli intermediari finanziari, tassi reali troppo e troppo a lungo negativi negli anni successivi all’11 settembre.