L’intelligenza di Draghi, la pochezza dell’Europa

di Mario Seminerio – Il Tempo

Lo scorso 3 novembre, Mario Draghi inaugurava la sua presidenza della Banca centrale europea con un classico taglio del tasso chiave di politica monetaria. Un esile quarto di punto, nel mezzo della crisi più grave dall’avvio dell’era dell’euro, sotto la concreta minaccia che l’intero edificio fosse prossimo a crollare rovinosamente per gli errori marchiani della cosiddetta leadership europea e dell’egemone tedesco, ossessionato da un rientro dal deficit “senza se e senza ma”, che si sarebbe rivelato ferocemente pro-ciclico. Quel giorno in conferenza stampa Draghi fu molto attento a trasmettere l’immagine di banchiere centrale ortodosso e rispettoso dei trattati, e non poteva essere altrimenti.

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Andrea Gilli – su Limes

di Redazione Sul numero in uscita di Limes (“Protocollo Iran”) è possibile leggere un articolo di Andrea Gilli sulla guerra in Iraq (“Iraq: il prezzo di una guerra inutile”)* * titolo non dell’autore.

Andrea Gilli – lettera al Financial Time

di Redazione Nell’edizione europea del Financial Times di ieri, è apparsa la risposta che Andrea Gilli ha mandato ad un editoriale del giorno prima di Malcolm Rifkind e Shashank Joshi. I due autori sostenevano la necessità di un appoggio militare “soft” all’opposizione siriana. Andrea Gilli, nella lettera, ha sottolineato che le guerre civili si risolvono con interventi esterni risolutori. Interventi … Leggi tutto

L’india, i caccia multi-ruolo e il Rafale

di Andrea Gilli

La scorsa settimana l’India ha pre-selezionato il caccia francese Rafale (prodotto da Dassault) per equipaggiare la sua Aeronautica Militare. Ne è uscito sconfitto l’europeo Eurofighter prodotto in cooperazione da BAe, EADS e Alenia. Facciamo qualche considerazione.

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Il mensile – Gennaio 2012

Economia Il fuoco sotto la liquidità Standard&Poor’s ha bocciato l’Europa, non l’Italia o la Spagna L’Europa paga il conto tedesco Monti spieghi alla Merkel che la paura tedesca può portare al suicidio l’Europa Bot per finanziare il debito? Contro la crisi serve anche fantasia Relazioni Internazionali Considerazioni sul declino relativo americano e sull’ascesa di nuove potenze – Unipolarity is here … Leggi tutto

Il fuoco sotto la liquidità

La crisi del debito si cronicizza, quella politica della Ue pure

di Mario Seminerio – Libertiamo

L’ennesimo Consiglio europeo, l’ennesima messa a punto di nuove regole “comuni” per uscire dalla crisi. La realtà è che i problemi resteranno largamente irrisolti, pur se attenuati dalla vigorosa azione della Banca centrale europea ed in attesa di un impulso di crescita, probabilmente importata da fuori Eurozona.

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Considerazioni sul declino relativo americano e sull’ascesa di nuove potenze – Unipolarity is here to stay

di Mauro Gilli e Andrea Gilli

Alcuni anni fa, su Epistemes e altrove (1 e 2) illustrammo le cause del declino relativo americano e dell’ascesa di nuove potenze. Anche se molte di quelle considerazioni rimangono valide, dopo anni passati a studiare in modo approfondito queste questioni, siamo arrivati a chiederci se le nostre conclusioni, e così quelle di altri come Fareed Zakaria e Richard Haas, non fossero state troppo affrettate.

E’ bene fare chiarezza. Quanto noi e altri hanno scritto sul declino relativo degli Stati Uniti non era basato su valutazioni approssimative, ma sulla letteratura esistente in relazioni internazionali, economia politica, e altre scienze sociali. Ad alcuni anni di distanza, abbiamo iniziato a chiederci se la letteratura esistente offra davvero una chiave di lettura per il futuro, oppuse se non sia basata su assunti impliciti ormai non più validi. In questo articolo affrontiamo la questione.

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