Recenti ricerche economiche mostrano la convenienza di un mercato legale, accessibile a tutti, in cui si possa procedere liberamente alla compravendita di determinate tipologie di organi umani. Lo scopo di questo articolo è duplice: 1) portare ulteriore evidenza a supporto di una tesi già proposta altre volte in queste pagine e 2) ribadire una volta ancora la posizione della maggior parte dei membri di Epistemes, nella speranza che esponenti politici italiani si interessino all’argomento e si facciano portavoce di una campagna di sensibilizzazione dell’opinione pubblica che porti, potenzialmente, alla revisione delle attuali normative in materia che proibiscono l’uso di incentivi monetari nel mercato degli organi umani tra vivi e post mortem. Nella fortunata evenienza in cui qualcuno si mostrasse interessato, Epistemes garantisce sin da ora chiarimenti e supporto tecnico compatibilmente con le proprie risorse, i propri mezzi ed i propri vincoli.
Epistemes alla marcia di Decidere.net, senza nascondere scetticismo e critiche
Epistemes parteciperà alla manifestazione “Marcia per la tua pensione” promossa da Decidere.net e che si svolgerà a Roma domani, sabato 22 settembre.
Perchè l’Europa ha bisogno dell’unbundling?
di Anguel K. Beremliysky*
In un momento in cui l’agenda politica è occupata dalla lotta contro i cambiamenti climatici, l’Unione Europea ha voluto assumere il difficile ruolo di guida in questo percorso, impegnandosi in una triplice sfida: ridurre l’impatto negativo del riscaldamento globale, garantire l’indipendenza energetica e – last but not least – di tenere i prezzi dell’energia al livello più basso possibile.
Questi sono gli obiettivi principali della politica europea, già formalmente adottati dai 27 Paesi membri in occasione del Consiglio europeo dello scorso aprile sulla scia del pacchetto presentato dalla Commissione all’inizio del 2007. Ma tale orientamento – soprattutto per quanto riguarda il settore dell’energia – risale a molto prima, ovvero al lancio nei primi anni Novanta della liberalizzazione del mercato energetico europeo.
Una legge per i blog? No grazie, bastano i codici esistenti
Dichiarazione di Mario Seminerio e Piercamillo Falasca del centro studi Epistemes Durante l’odierna seduta del question time, l’on. Crapolicchio dei Comunisti Italiani ha invitato il Governo ad intraprendere iniziative normative volte a regolamentare il fenomeno dei blog. Sulla scorta della prima sentenza di condanna per “diffamazione on-line” inflitta in Italia (nello specifico dal Tribunale di Aosta il 26 maggio scorso), … Leggi tutto
Baratto o gold standard?
di Mario Seminerio
Lo scorso mese, in un discorso pubblico, Ben Bernanke aveva dichiarato: “Non è responsabilità della Federal Reserve – né sarebbe appropriato – proteggere prestatori ed investitori dalle conseguenze delle loro decisioni finanziarie“. Che tradotto voleva dire che la Fed di Bernanke non avrebbe agito come la Fed di Greenspan, cioè non avrebbe iniettato fiumi di liquidità nel sistema finanziario statunitense (e globale) al solo scopo di evitare il panico di mercati finanziari gonfiati dagli anabolizzanti di bolle finanziarie create da precedenti “salvataggi” dei bonus di Wall Street.
Perché Petraeus non convince
di Andrea Gilli
L’atteso rapporto Petraeus è arrivato finalmente al Congresso. Il generale che dirige le operazioni in Iraq ha reso note le sue valutazioni sullo stato dell’Iraq dopo nove mesi di lavoro sul campo. Il suo responso è il seguente: la “surge” ha funzionato, a tal punto che è possibile ipotizzare una riduzione delle truppe. Il Presidente americano George W. Bush, a pochi giorni dal discorso di Petraeus, ha affermato di voler ridurre le truppe in maniera ancora piu’ massiccia: oltre 5.000 soldati verranno rimandati a casa, contro i 3.800 previsti dal generale in capo in Iraq. Indiscrezioni dal Pentagono fano pensare ad un ritiro ancora piu’ massiccio.
Tutta la vicenda, pero’, non ci convince.
Contrordine compagni! Il liberismo rimane di destra
di Andrea Asoni e Antonio Mele
L’ultimo film di Gabriele Muccino, “The pursuit of happyness”, si basa sulla storia di Chris Gardner, un giovane americano di colore che ha fatto fortuna nel mondo della finanza partendo da una situazione economica e sociale che definire disagiata sarebbe un eufemismo. Il messaggio di fondo del lavoro di Muccino è che col duro lavoro e la tenacia si può ottenere qualsiasi risultato.
Il successo per Gardner arriva sotto forma di un lavoro da broker per una banca d’affari. I disagi sono invece i più vari. Chris finisce in carcere per delle multe non pagate, viene lasciato dalla sua compagna con un figlio di appena 5 anni, perde la casa dove vive perchè non riesce a pagare l’affitto. Si ritrova senzatetto e dorme spesso nei bagni della metropolitana; quando è fortunato riesce a trovare un pasto caldo e un letto in un ente caritatevole religioso.
Il governo compare poco in questo contesto, e anzi quando lo fa è un ostacolo sulla strada verso il successo (arresto e confisca del conto corrente a causa di tasse non pagate).
No al rating di stato, più mercato
di Benedetto Della Vedova e Piercamillo Falasca, da Libero Mercato di mercoledì 5 settembre 2007
La crisi dei subprime ha posto dei seri interrogativi sul ruolo di un anello fondamentale del sistema finanziario internazionale: le società di rating. La prima critica mossa contro di loro è stata la revisione tardiva del rating sui mutui. Era già avvenuto nella vicenda Enron, ma la scala globale del caso subprime ha accentuato il disappunto degli investitori. Contro le agenzie di rating si sono mossi dei capi di governo, in primis Merkel e Sarkozy (che proprio alla Merkel, presidente di turno del G8, ha scritto una lettera sul tema). A ruota la Commissione UE, che ha annunciato l’apertura di un’inchiesta sulla funzionalità delle agenzie in termini di valutazione del management e gestione dei conflitti di interesse.