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L’Italia perde un formidabile compratore di ultima istanza, che ci ha sin qui sostenuto creando nella classe politica una pericolosa dipendenza dal deficit “on demand”
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L’Italia reitera il pensiero magico “europeista”, in cui qualcuno paga per noi, anche se siamo di fronte a un violento shock di offerta e i beni mancano.
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Questa problematica inflazione pone fine a molti miraggi, tra cui quello di poter creare debito “buono” perché selettivo e mirato
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Difficile sfuggire alla sensazione che l’intera vicenda sia stata gestita con eccessive semplificazioni e subordinata a imperativi politici
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Il presidente autocrate turco si è messo alla guida della banca centrale, lanciandola contromano in autostrada. Vittime predestinate, i ceti popolari
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Il collasso del “negoziato” tra MEF e Unicredit e l’eterno ritorno dei bubboni italiani, amorevolmente coltivati sino a minacciare di sepsi l’intero organismo
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BoJo capitola: la pandemia e il nuovo orientamento sociale dei Tories spingono verso un aumento di spesa e tasse. Che restano ben inferiori alle nostre
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Quanto è transitorio il transitorio? E quanto senso ha stimolare la domanda con la politica monetaria in presenza di problemi dal lato dell’offerta?
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Dieci anni dalla crisi dello spread che illuse molti che il paese fosse riformabile sotto il morso del vincolo esterno. Sinora è andata altrimenti