di Mario Seminerio – Il Fatto Quotidiano
Con il passaggio di Silvio Berlusconi a leader extraparlamentare cambierà poco, e quello che cambierà sarà in peggio. Resterà una narrativa politica fatta di vittimismo e cospirazionismo ma anche di fiabe raccontate ad un elettorato che continua a bersele a grandi sorsate, malgrado quelle sorsate diventino più o meno rapidamente secchiate di acqua ghiacciata (o di altra sostanza, assai sgradevole), al momento del risveglio. Anzi, dall’opposizione il gioco verrà pesantemente rilanciato, già con primo obiettivo le elezioni europee. Inizierà una folle rincorsa di recriminazioni e sobillazioni col M5S per vendere il Colosseo agli italiani. Chiunque tenterà di puntare a discorsi razionali ed adulti rischierà di essere spazzato via, e molti si adegueranno al clima da Paese dei Balocchi frammisto a rabbia e paura. Il rischio, molto concreto, è un cortocircuito di populismo esasperato che finirà con l’accelerare la capitolazione del paese ad un commissariamento esterno.
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