Chi si sente sicuro?

di Andrea Gilli

Nei giorni scorsi, i media stranieri hanno riportato un’interessante notizia: al-Qaeda avrebbe progettato di compiere in Europa un attacco simile a quello portato a termine a Mumbai nel novembre 2008.

Ricordate? Un commando terrorista raggiunge un Paese straniero attraverso piccole imbarcazioni veloci. Raggiunge un porto importante e poi, una volta a terra, inizia a sparare all’impazzata fino a quando, braccato, non si fa saltare in aria con la dinamite. Scene da film che però, a Mumbai, sono davvero accadute.

Il fatto che al-Qaeda volesse compiere un attacco simile in Europa è abbastanza interessante, specie dalla prospettiva italiana.

Niente allarmismi, per carità. Ma ragioniamo. Due anni fa, un barcone di immigrati è arrivato fino a Latina, indisturbato. Nessuno se n’è accordo. A inizio anno, una nave da crociera è andata a sbattere contro degli scogli. In qualsiasi Paese, la guardia costiera ha la strumentazione per prevenire un tale incidente. In Italia, si è saputo dopo, questa strumentazione è ancora in corso di sviluppo. Il risultato sono quelle immagini impressionanti della nave della Costa Crociera appoggiata al fondale marino di fronte all’Isola del Giglio.

Dati i precedenti, è difficile pensare che le nostre autorità sarebbero in grado di prevenire lo sbarco di un gruppo terrorista. A quel punto, la nostra unica difesa sarebbe solo costituita dalla tempestività e dall’efficacia dell’intervento delle nostre forze di polizia. In città con un traffico elevato, alta densità della popolazione e vie molto strette quali Genova o Napoli, inevitabilmente ci vorrebbero ore per braccare un commando.

Fermiamoci qui.


Scopri di più da Epistemes

Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.

I commenti sono chiusi.

Scopri di più da Epistemes

Abbonati ora per continuare a leggere e avere accesso all'archivio completo.

Continua a leggere