di Andrea Gilli
Con la fine della presidenza Bush si era diffusa, tanto in Europa che in America, la speranza che l’America fosse diventata più sicura. Tanti, vedendo nell’arroganza (presunta o reale) degli otto anni di George Bush la causa dell’odio contro gli Stati Uniti, si erano così illusi che il mondo fosse diventato di colpo più sereno e pacifico. Non solo la recrudescenza degli attacchi in Afghanistan, ma anche la diffusione della minaccia terrorista in Yemen, dimostra quanto quelle speranze fossero vane, e malposte.
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