La terrificante minaccia iraniana

di Andrea Gilli

Apprendendo da Defense News che gli Stati Uniti intendono fornire un lotto di missili Patriot alla Turchia, mi è apparso evidente quanto reale sia la minaccia iraniana.

Da alcuni anni, infatti, sentiamo ripetere che l’Iran rappresenterebbe la più grande minaccia alla stabilità e alla pace internazionale. Il caso della Turchia, a proposito, è abbastanza indicativo. Ankara è l’unica, tra i Paesi NATO, a confinare direttamente con il Paese degli Ayatollah. Ci si dovrebbe dunque aspettare un’apprensione non indifferente per la minaccia iraniana.

Chiaramente non è così. Infatti negli ultimi cinque anni, non abbiamo mai sentito dalla Turchia richieste di scudi missilistici, attacchi preventivi o di ogni tipo di azione che possa limitare la presunta minaccia rappresentata da Teheran.

La cosa certo fa riflettere. Se la minaccia non è percepita da chi vi è più vicino, come fa la minaccia (il cui gradiente di intensità è inversamente proporzionale alla distanza dal punto di origine) ad essere così reale?

P.S.: chi non dovesse ancora essere persuaso, pensi a questo interessante dato. Stando alle stime del SIPRI, il bilancio della difesa iraniana, nel 2008, ammontava a poco più di 6 miliardi di dollari. Chiaramente il Paese cerca di offuscare o nascondere parte dei suoi progetti militari. Quindi il dato è da intendersi chiaramente al ribasso. Assumiamo che l’Iran riesca a nascondere il 30% delle sue capacità militari (una stima chiaramente esorbitante e inverosimile per la sua grandezza). Dunque il suo bilancio ammonterebbe a circa 9 miliardi di dollari. Bene: con quella somma, si comprano i 3 DDG-1000 Zumwalt destroyers a disposizione della U.S. Navy.


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