di Redazione
Sull’ultimo numero del settimanale britannico The Economist, si può trovare un articolo dal titolo “Recruits to America’s armed forces are not what they used to be”, le reclute delle forze armate americane non sono più quelle di una volta. L’articolo è quasi interamente dedicato ad una ricerca svolta da Andrea Asoni, Andrea Gilli, Mauro Gilli e Tino Sanandaji e di recente pubblicata sulla prestigiosa rivista accademica, Journal of Strategic Studies. La ricerca mostra come, a differenza dell’opinione comune, chi entra nelle forze armate americane non venga dalla parte della popolazione più svantaggiata economicamente e socialmente — il famoso linguista Noam Chomsky parla per esempio di un esercito composto di mercenari poveri — ma, invece, faccia come o addirittura meglio del cittadino mediano americano in termini di reddito individuale, patrimonio familiare e vari test cognitivi e psico-attitudinali.
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