di Andrea Asoni
Questo articolo è la naturale prosecuzione di quello pubblicato giovedi scorso su questo sito. Dopo aver discusso i costi e le motivazioni dietro all’evasione fiscale è necessario discutere possibili soluzioni a questo problema. In particolare due possibilità verranno considerate, non necessariamente mutualmente esclusive. La prima possibilità si riferisce ad un aumento dei controlli; la seconda evoca un cambiamento del sistema fiscale. Analizzerò queste due possibilità alla luce di quanto detto nel precedente articolo.
Maggiori controlli
Di fronte ad un problema diffuso come quello dell’evasione in Italia molti invocano maggiori controlli e in generale maggiori risorse date alla Guardia di Finanza per poter fronteggiare questo problema. La prima cosa da realizzare rispetto a questo tipo di misura è che essa è equivalente, in aggregato, ad un aumento della pressione fiscale. Secondo la teoria razionale dell’evasione fiscale, l’evasione stessa è una reazione ad un eccessiva pressione fiscale. Gli effetti di tale misura perciò non sono chiaramente interpretabili.
Dal punto di vista del comportamento individuale, da una parte l’aumento dei controlli avrà l’effetto di scoraggiare l’evasione visto che la probabilità di essere scoperti aumenta. In questo senso diminuirà il numero di risorse da impegnare nell’evasione stessa. D’altra parte un aumento dei controlli implica che il numero di risorse da impegnare in termini di tempo e denaro per poter evadere le tasse aumenta notevolmente. Qualora il premio per l’evasione, ovvero il risparmio in termini di tasse, dovesse essere notevole vi saranno individui che continueranno ad investire tali risorse. In aggregato non è chiaro cosa succederà all’ammontare di distorsione nell’efficienza allocativa. Da una parte è possibile che meno persone investano tempo e denaro nel tentativo di evadere, dall’altra è possibile che l’ammontare di risorse dedicato all’evasione pro capite aumenti e dunque anche il totale.
Se come detto nel precedente articolo non si capisce come mai le categorie maggiormente vessate dall’estrazione fiscale, quelle che non possono evadere, siano anche quelle che sostengono la parte politica più a favore di un aumento delle tasse, è invece chiarissimo perchè questa stessa parte sia quella maggiormente a favore di un aumento dei controlli. La maggior parte dell’aumentato costo dei controlli verrà infatti sostenuto da coloro che già evadono e che decideranno di continuare a farlo.
A quanto detto finora va anche aggiunto che per portare avanti maggiori controlli la burocrazia deve essere dotata di maggiori risorse, ovvero maggiori costi per il contribuente. Una misura che potrebbe avere gli stessi effetti di un incremento dei controlli in termini di scoraggiamento dell’evasione (e tutte le considerazioni effettuate sopra) è un aumento delle multe per gli evasori. Un punto a favore di tale misura è che sarebbe a costo zero (ovvero non richiede un aumento delle risorse destinate alla lotta all’evasione); perplessità viene invece sollevata dal fatto che il livello ottimale di tali multe è di difficile se non impossibile misurazione e che multe troppo onerose sarebbero difficili da giustificare politicamente. Da ultimo vanno ricordati gli effetti negativi di un aumento della pressione fiscale (alla quale un aumento dei controlli è equivalente) sull’economia e sulla capacità degli individui di consumare e risparmiare.
Per quanto un’analisi quantitativa sia ovviamente richiesta per stabilire l’esatta misura degli effetti sopra descritti, il buon senso suggerisce che di fronte ad una policy i cui costi sono certi (in termini di distorsione delle risorse pubbliche e di aumento della pressione fiscale) e i risultati incerti bisognerebbe mantenere una buona dose di scetticismo.
Semplificazione fiscale e abbassamento delle tasse
La soluzione offerta da maggiori controlli al problema dell’evasione fiscale affronta il meccanismo dell’evasione ma non dice nulla per quanto riguarda le ragioni di fondo del fenomeno. Semplificare il sistema tributario e abbassare il livello della pressione fiscale invece attaccano alla base le ragioni degli evasori.
Con una diminuzione della pressione fiscale, le ragioni e i benefici dell’evasione vengono indeboliti notevolmente. Non solo una minore pressione fiscale riduce i costi che i cittadini devono sostenere per i servizi ma riduce anche il beneficio dell’evasione stessa (mentre il costo rimane invariato). In secondo luogo un semplificato sistema fiscale, depurato da deduzioni e detrazioni, da favoritismi fiscali, da trattamenti fiscali differenziati per categorie lavorative, fonti di reddito e situazioni familiari offrirebbe molte poche opportunità ad chi volesse evadere le tasse. Riducerebbe notevolmente la quantità di risorse da dedicare al pagamento delle tasse e semplificherebbe gli stessi controlli, che diventerebbero al tempo stesso più efficaci e meno costosi.
Un semplificato e stabile sistema fiscale renderebbe per imprese ed individui più semplice pagare le loro tasse e sapere quale è il costo del sistema tributario che grava sulle loro spalle. Tale sistema inoltre ridurrebbe il livello di incertezza che i contribuenti devono fronteggiare e aiuterebbe pianificazioni a medio e lungo periodo. Probabilmente avrebbe un impatto positivo sugli investimenti che dall’estero vorrebbero venire in Italia. In realtà un semplificato sistema fiscale avrebbe molteplici benefici impatti sul sistema del nostro paese che però non sono oggetto di questo articolo.
Conclusione
Non considero le due misure di lotta all’evasione necessariamente in contrasto l’una con l’altra. Sono possibilmente complementari. Di certo una lotta all’evasione fiscale basata solo sui controlli rischia di produrre pochi benefici e avere molti costi. Il fatto però che tali costi sarebbero concetrati solo su una parte della popolazione la rende politicamente accettabile da parte di alcuni gruppi sociali. E’ ovvio che altri gruppi sociali, quelli che beneficiano dell’evasione fiscale oggi, potrebbero essere contrari ad entrambe le misure. Per ovviare a questo problema bisognerebbe offrire loro qualche cosa in cambio. Ovvero minore pressione fiscale, minore burocrazia, maggiore efficienza dello Stato nel provvedere a quei servizi che sono fondamentali per tutti i cittadini.
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