di Andrea Gilli
Nelle ultime settimane, la tensione nel Golfo persico è andata crescendo: prima l’Iran ha condotto un’esercitazione navale, poi ha testato nuovi missili. Mentre voci su nuovi progressi sul programma nucleare circolavano da più parti, gli Stati Uniti mandavano una loro portaerei nella zona. Questa veniva avvistata dalle forze iraniane a cui seguiva poi una dichiarazione abbastanza dura: l’Iran non accetterà nuove provocazioni del genere. Gli Stati Uniti hanno risposto affermando che le loro portaerei si muovono liberamente, anche se a certi Paesi non fa piacere.
C’è da preoccuparsi? No.
L’ho scritto più volte. Ma vale la pena ripetere il concetto. L’Iran spende in difesa 7 miliardi di dollari l’anno. Tra i suoi mezzi militari più avanzati c’è ancora dell’equipaggiamento fornito dagli Stati Uniti prima della Rivoluzione. Mezzi che gli USA hanno stracciato da tempo. Per capirci: siamo al limite dei pezzi da museo.
Per fare un paragone, una sola portaerei americana costa 12 miliardi di dollari. Ogni portaerei imbarca 5.000 persone e una sessantina di aerei, ognuno dal costo di decine di milioni di dollari. Ogni portaerei è accompagnata da un incrociatore e da un caccia-torpediniere, del costo ognuno di circa 2 miliardi di dollari. Il caccia-torpediniere della classe Arleigh Burke monta il sistema anti-missile AEGIS che non solo rende tutto il gruppo navale invulnerabile a missili nemici, ma questo è anche in grado di intercettare eventuali missili intercontinentali lanciati dagli avversari. Al gruppo di supporto va poi ancora aggiunta una fregata dal costo di mezzo miliardo di dollari e un sottomarino nucleare, dal costo di 2 miliardi di dollari. Ogni sottomarino nucleare, se della classe Ohio, ha oltre 150 missili Tomahawk, ognuno del costo (in media) di un milione di dollari, e in grado di colpire con precisione obiettivi tra i 1.300 e i 2.500 km. Il che significa che un missile partito dal Golfo Persico può tranquillamente colpire il Nord dell’Iran.
C’è un altro dettaglio: gli Stati Uniti hanno attualmente 11 portaerei. Ognuna di esse è accompagnata dal relativo gruppo di supporto come descritto sopra. In caso di necessità, gli Stati Uniti dispongono inoltre di quasi 70 sottomarini tra le classi Ohio, Virginia e Los Angeles, con relativi missili.
A ciò vanno poi sommati i vari satelliti americani che contribuiscono sia a fornire immagini sugli obiettivi in Iran che a guidare aerei ed eventuali missili americani.
Detto tutto ciò, qualcuno crede davvero ancora che l’Iran sia una minaccia?
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