IDEAZIONE novembre-dicembre: Italia. Politica di potenza e interesse nazionale

di Daniele G. Sfregola

MAENel 1938, Harold Nicolson, autore di un celebre volume sulla diplomazia (Storia della diplomazia, Corbaccio, 1995), elaborò una delle più efficaci definizioni delle finalità della politica estera italiana che siano mai state scritte. Scrisse Nicolson: «L’obiettivo della politica estera italiana è di ottenere con il negoziato più importanza di quel che è il peso reale del paese». Sessantotto anni dopo, questo giudizio è ancora lucido, attuale e utile a spiegare le scelte di fondo e quelle contingenti dei governi che si sono succeduti dall’Unità sino ai nostri giorni. Nonostante descrivesse lo stile e le tecniche della diplomazia italiana così come l’aveva conosciuta nel corso della sua carriera di funzionario del Foreign Office e di studioso delle relazioni internazionali, Nicolson seppe abbozzare un profilo della condotta italiana in campo internazionale capace di sintetizzare il passato dell’Italia liberale, coniugarlo con l’epoca fascista e proiettare il tutto ben oltre la prima fase democratica post-bellica.

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