di Mauro Gilli
La guerra in Iraq ha avuto un importante effetto collaterale sul dibattito politico: ha regalato nuova attenzione alla disputa sulla presunta natura pacifica dei paesi democratici, anche nota come teoria della pace democratica. Questo dibattito ha attirato molta attenzione, anche in Italia dove, però, è stato affrontato in maniera semplicistica, per non dire ideologica, disquisendo spesso sulla forma (la democrazia può essere esportata?) e non sulla sostanza (le democrazie sono davvero pacifiche?). In pochi, infatti, sembrano essersi chiesti se davvero la promozione della democrazia possa garantire un futuro senza guerre, come sostengono i fautori della democratizzazione del Medio Oriente.
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